top of page

PAROLE IN CAMMINO. Festival dell'italiano e delle lingue d'Italia (Siena, 3-6 aprile e 14 aprile 2024)

 

Presentazione

 

3 aprile

Università per Stranieri di Siena, piazza Carlo Rosselli 27-28, Aula Magna Virginia Wolf

 

Ore 10.00

Saluti istituzionali

 

La lingua italiana fra didattica e politiche d'integrazione

 

Ore 11.00

Cinzia Anselmi, Carla Bagna, Antonella Benucci, Sabrina Machetti, Elena Ristori, Raymond Siebetcheu

"Apprendimento e insegnamento dell'italiano a migranti: teorie, esperienze e buone pratiche". L'evento vuole essere un'occasione di confronto e condivisione di esperienze tra quanti, a vario titolo, si occupano di mediazione e didattica dell’italiano a migranti: un pubblico

composito con progetti migratori, caratteristiche socio-culturali, bisogni linguistici e di apprendimento eterogenei. La tavola rotonda farà dialogare docenti dell’Università per Stranieri di Siena e rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti nel territorio cittadino che, in prima persona, operano a stretto contatto con i migranti. Un dialogo, scevro

da atteggiamenti paternalistici, basato sulla comune convinzione che il corretto esercizio dei diritti di cittadinanza – da garantire a tutti i migranti a prescindere dal loro status – passi

anche dalla possibilità di godere dei propri diritti e di assolvere ai propri doveri linguistici Modera Matteo La Grassa

Ore 12.30

Mauro Moretti e Virginia Minnucci

"Accogliere, integrare, respingere. Italia e Unione Europea di fronte al fenomeno"

Le migrazioni hanno sempre caratterizzato la storia umana. Sono uno dei temi più dibattuti della contemporaneità. In un contesto sociale sempre più plurale, come quello attuale, conoscere il fenomeno migratorio e le sue caratteristiche è fondamentale. Le migrazioni, che appaiono difficili da gestire e quasi impossibili da controllare, hanno importanti implicazioni politiche, economiche, sociali e umane. Ricostruire la storia dei movimenti migratori che hanno interessato l’Europa e soprattutto l’Italia a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale consente di comprendere la realtà quotidiana in cui viviamo Modera Christian Satto

 

Università per Stranieri di Siena, piazza Carlo Rosselli 27-28, Aula Magna Virginia Wolf

Hate speech, parità di genere, didattica inclusiva

 

Ore 15.00

Giovanna Dimitri e Roberta Rachini

"L'empowerment femminile, l'intelligenza artificiale e il ruolo dei giovani"

Fra gli obiettivi dell’evento quello di approfondire il tema del linguaggio femminile nell'ambito dell'intelligenza artificiale, ma anche l'uso corretto di internet, la lotta al cyberbullismo nelle scuole e le principali sfide legate all'educazione digitale delle giovani generazioni

Modera Olimpia Sani

Ore 16.00

Cecilia Valenti e Orlando Paris

"Nuovi razzismi. L'odio nei media tradizionali e nei social media"

In questa sessione si analizzeranno le nuove forme discorsive del razzismo e della denigrazione sui social network. Nei discorsi d'odio sui social il lessico è raramente denigratorio o razzista: le parole non sono i veicoli principali del discorso d'odio, e molto spesso post razzisti sembrano solo la condivisione di una notizia di cronaca. L'odio nei discorsi social diventa così velato, meno riconoscibile e per questo più insidioso

Modera Massimo Arcangeli

 

Ore 17.00

A cura di Step-net ODV Viviana Castelli

"Inclusione e plusdotazione”

L’osservazione dei percorsi di crescita di bambini e ragazzi plusdotati ha confermato alcuni assunti della letteratura scientifica sulle strategie educative e sulle modalità pedagogico-didattiche necessarie affinché il cammino dei giovani sia sereno e rivolto al benessere. In particolare risulta evidente come disposizioni e azioni personalizzate, in tutti i contesti educativi, e una concreta alleanza scuola-famiglia siano fattori protettivi efficaci e indispensabili per influenzare positivamente il cammino dei bambini/ragazzi gifted. È dunque necessario proporre una nuova prospettiva di inclusione, che dovrebbe declinarsi in valorizzazione delle diversità e orientamento per la vita (life design). Comprendere la plusdotazione e la sua portata innovativa può condurci verso un futuro di valore. I bambini e i ragazzi plusdotati possono essere il motore di un importante cambiamento culturale

Ore 18.00

L'Orage "Musica e parole". Concerto folk-rock

L’Orage è un gruppo musicale, una scoperta, una sfida sfacciata al sistema discografico, una musica che sembra venire da lontano, una festa, una scommessa, un gruppo di amici, un viaggio in territori non definibili con classificazioni di genere. Il gruppo è stato fondato nel 2009 dal cantautore Alberto Visconti e dai fratelli Rémy e Vincent Boniface. Vincitori assoluti di Musicultura 2012, gli Orage hanno registrato e pubblicato 5 album, un EP, un album live e numerosi videoclip, hanno collaborato con artisti come Francesco De Gregori, Erriquez, Francesco Tricarico hanno suonato in centinaia di concerti

4 aprile

Ore 9.00

IIS "Sallustio Bandini", via Cesare Battisti 11, Aula Magna

Massimo Arcangeli

"In forma di parole. Un decalogo per la scuola del futuro"

Dieci parole o espressioni (da inclusione a diritto allo studio, da parità di genere a cittadinanza attiva, da integrazione a condivisione) con cui costruire tutti insieme, con l'obiettivo di arrivare a scrivere una Costituzione scolastica col contributo di studenti e insegnanti, la scuola italiana del futuro

Ore 11.00

ITSAS "Monna Agnese", via del Poggio 16, Aula Magna

Stefano Moriggi e Mario Pireddu

"Intelligenze generative all’opera. Laboratorio su AI e creatività"

Le IA generative creano contenuti originali in vari formati (immagini, testi, codici, suoni, video), e sfidano la tradizionale distinzione tra ideazione umana e produzione tecnologica. Il software diventa un co-creatore di conoscenza, di contesti e di esperienze. Questo solleva interrogativi sul confine - ammesso che sia tracciabile - che delimita (e tutela?) l’opera di una intelligenza umana da quella di una “artificiale”. Generatività e creatività non sono prerogative esclusivamente umane, in quanto possono essere individuate tra gli animali, ma occorre anche riconoscerle ai software, alle macchine e reti neurali, che dimostrano abilità generative ex-novo in ambiti come l'arte figurativa, la musica e la scrittura

 

 

Complesso museale di Santa Maria della Scala, piazza del Duomo 1, sala Italo Calvino

I linguaggi della politica e le nuove tecnologie

 

Ore 15.00

Saluti istituzionali

 

Ore 15.30

Michele Cortelazzo

"L'italiano di Giorgia Meloni e di Elly Schlein"

È abitudine degli studi linguistici sulla comunicazione politica che i riflettori siano puntati sulla lingua dei leader. La luce si fa ancora più intensa oggi che i due maggiori partiti sono guidati da donne. Finora non sono state individuate specificità convincenti che possano caratterizzare la lingua politica delle donne leader, in contrapposizione agli uomini. Al contrario è facile notare anche per le due leader del momento forti peculiarità individuali che le contraddistinguono, sia sul piano del modello di italiano (fortemente regionalizzato e popolare quello di Meloni, neutro ed elaborato quello di Schlein), sia su quello delle scelte lessicali (con un programmatico recupero di parole escluse dal lessico politico degli altri partiti per Meloni, con un marcato riferimento a parole di circolazione internazionale per Schlein)

 

Ore 16.15

Stefano Moriggi e Mario Pireddu

"I fantasmi dell’intelligenza. Vivere e pensare con le reti generative"

Da più parti si invoca un “nuovo umanesimo” come soluzione al dilagare di tecnologie sempre più performanti e pervasive. “Rimettere l’uomo al centro” pare essere l’urgenza di chi è pronto a scommettere su valori e principi che le macchine (e soprattutto quelle “pensanti”) sembrano minacciare. Ma se da un lato molti ricorrono a una screditata caricatura dell’umanesimo storico per

anestetizzare l’angoscia che l’innovazione tecnologica innesca nelle anime belle e nelle coscienze inquiete, dall’altro ancora latita una proposta laica in grado di far davvero i conti con i fantasmi del passato e con le ombre che da un futuro ignoto e incerto si proiettano sui nostri tempi. Imparare a (con)vivere con le reti generative è il dovere di chi - da concreto umanista - ha compreso la natura tecnologica dell’essere umano, e cerca di forgiare categorie e tattiche che lo aiutino a studiare (e in parte a scrivere) la storia di quel futuro ignoto e incerto che ci attende. Naturalmente per gradi: cominciando intanto a fare i conti con i fantasmi che da sempre accompagnano la storia delle macchine, e in particolare con quelli più terrificanti che affollano l’incubo ricorrente di una intelligenza non umana

Modera Elena Conti

 

Ore 17.15

Premio "Visioni" ad Annalisa Cuzzocrea Introduce Beatrice Curci

Premia Fabio Di Nicola

 

Ore 17.45

A cura della “Voce della Scuola” Premiazioni

La scuola che vorrei. Con la partecipazione degli insegnanti e degli studenti dell'IIS "Sallustio Bandini" e dell'ITSAS "Monna Agnese"

Premi in dizionari offerti da Zanichelli e Mondadori Edu

 

Ora 18.30

Contrada della Chiocciola - “Ouverture” Saluti dell’Onorando Priore Marco Introduce Maurizio Tuliani

Premio “Visioni” a Marino Bartoletti Premia Massimo Arcangeli

5 aprile

 

Università di Siena, palazzo del Rettorato, via Banchi di Sotto 55, Sala storica

Forme del dialogo e buone pratiche comunicative

 

Ore 9.30

Saluti istituzionali

 

Ore 9.45

Simone Bastianoni e Massimo Arcangeli, "Sostenibilità ed ecologia linguistica"

La sostenibilità non gode di “buona stampa” perché è un concetto complesso e lo si può riassumere difficilmente in un semplice slogan. Chi combatte la sostenibilità usa proprio la forza della semplicità del messaggio per fuorviare e arrivare facilmente all’ascoltatore: “Tanto poi la spazzatura viene rimessa tutta insieme”; “È estate e fa caldo. Cosa c’è di strano?” “Oggi nevica: dov’è il riscaldamento globale?”. Sono tutti esempi di frasi la cui semplicità è pari alla loro falsità. Quali sono le leve linguistiche e di comunicazione da utilizzare, e quali quelle da evitare, per una diffusione capillare e un utilizzo “ecologico” del concetto di sostenibilità?

Modera Paola Piomboni

 

Ore 10.30

Silvia Calamai e Rosalba Nodari, "Chi ha paura degli accenti?"

L’accento: straniero, regionale, locale. Se ne parla ancora molto poco ma è sempre presente nella nostra vita, in tutte le persone: ce lo portiamo dietro come un macigno o come un trofeo. Il tuo accento mi piace, il tuo accento mi irrita, il tuo accento mi conquista. L’accento è un fenomeno linguistico (riguarda il nostro modo di parlare, i suoni, l’intonazione…) ma è anche un fenomeno sociale: se il mio interlocutore mi identifica come straniero, come migrante, come ‘diverso’, questa identificazione pesa, nel bene e nel male, nel vissuto quotidiano. L’accento è anche un fenomeno identitario: è il veicolo della mia storia personale, perché io sono la lingua che parlo, e come la parlo. Il progetto Erasmus+ CIRCE (Counteracting accent dIscrimination pRactiCes in Education), che per l'Italia vede coinvolte Silvia Calamai, Rosalba Nodari, Letizia Cirillo, Marylin Kies, Laurie Anderson, Giorgio Carella del DFCLAM e Claudia Soria di ILC-CNR, è dedicato a indagare il fenomeno – molto importante e ancora poco noto in Italia – della discriminazione linguistica nei contesti scolastici. L’acronimo allude alla dea dalla voce umana, che proprio per questo viene vista con sospetto dagli dei: si tratta, per l’appunto, di una delle più antiche testimonianze di razzismo sonoro. Gli accenti sono la nostra carta d’identità, parlando ci presentiamo agli altri, diciamo chi siamo e indubbiamente ci sono – anche in Italia – accenti giudicati meglio di altri, così come ci sono accenti stigmatizzati. Che effetti hanno i giudizi sull’accento (sia esso non nativo o regionale) in un’aula scolastica e universitaria? Che legame hanno con l’insuccesso scolastico? Come rendere consapevoli gli insegnanti dei giudizi automatici che si proiettano sul modo di parlare di uno studente?

Modera Fabio Di Nicola

Ore 11.30

Maurizio Masini

"Comunicare. Cura la comunicazione e comunica con cura"

Inizieremo dal contesto informativo in cui viviamo (cercando di capire se e come ne facciamo parte e come ci rendiamo più o meno visibili) e proseguiremo analizzando la cura che dobbiamo porre nel comunicare ed evidenziando come, attraverso la creatività e la narrazione, possiamo cambiare il nostro punto di vista sul mondo

5 aprile

’IIS "Enea Silvio Piccolomini", prato S. Agostino 2, Aula Magna

Le parole fra passato e presente

 

Ore 11.00

Massimo Arcangeli

"Il potere delle parole, il potere alle parole” Il linguaggio non è solo un potente veicolo di trasmissione del pensiero, è anche un prezioso strumento di trasparenza e un modo per attestare la propria identità o per affermare o ribadire il proprio potere nei più diversi contesti. Un semplice spunto di riflessione, e un punto di partenza, per far comprendere l’importanza delle parole e della loro rispondenza a uno scopo anche in un'ottica di innovazione e (soprattutto oggi) di rapida trasformazione e continuo cambiamento

Ore 12.00

Massimiliano Bellavista

"1924-2024. Come cambiano le parole” Il 1924 è un anno di snodi importanti, e non solo in campo politico. Dalla comunicazione allo sport: un itinerario di parole per capire come il 1924 può avere influenzato il 2024

 

 

Biblioteca Comunale degli Intronati, via della Sapienza, 1-5

 

Storia, comunicazione e identità di genere

 

Ore 15.30

Alessandra De Paola e Chiara Mocenni

"Donne al timone" Scopo dell'evento è di mettere in evidenza il ruolo e le esperienze di donne di successo provenienti da diversi settori, con particolare riferimento alle pratiche relazionali e comunicative e all'importanza della parità di genere in campo accademico, per ispirare e incoraggiare altre donne a perseguire i propri obiettivi professionali e a raggiungere la leadership in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini

Modera Olimpia Sani

Ore 16.30

A cura della “Voce della Scuola” Premio "Visioni" a Filippo Caccamo Premia Raffaele Ascheri

Ore 17.15

Riccardo Bardotti, Massimiliano Bellavista, Luca Betti, Paolo Leoncini "Libertà di parola e parole per la libertà. Il valore di una testimonianza storica"

Qual è oggi il valore che diamo al concetto di libertà di parola e quanto viceversa la parola costruisce la libertà? Il valore di una testimonianza storica

Modera Valentina Gori

6 aprile

Complesso museale di Santa Maria della Scala, piazza del Duomo 1, sala Sant’Ansano

Comunicazione, parità di genere e intelligenza artificiale

 

Ore 15.30

A cura del Comitato di Siena della Società Dante Alighieri Filomena Cataldo, Johnny L. Bertolio

“La parità di genere nell'insegnamento dell'italiano come lingua straniera o lingua seconda” Modera Luca Bonomi

Ore 16.30

Giulio Ancilli, Simone Marradi, Giovanna Poma, Paolo Ridolfi "Intelligenza artificiale ed evoluzione culturale"

Modera Roberto Rosa

 

Ore 17.30

Mariangela Cassano, Chiara Galgani, Olimpia Sani

"La parità di genere, il giornalismo e la comunicazione istituzionale". Modera Cecilia Valenti

 

Ore 18.30

Premio "Visioni" a Maria Rita Parsi" Premia Letizia Stammati

 

 

14 aprile

 

Palazzo Pubblico, piazza del Campo 1

 

100 canti per Siena. Lettura integrale della "Divina Commedia" declamata da decine di cantori e cantrici. A cura dell'associazione culturale Culter.

"Legato con amore in un volume / ciò che per l’universo si squaderna" è uno dei primi tentativi di restituire la poesia dantesca alla sua dimensione popolare e corale coinvolgendo centinaia di persone in un percorso di formazione e restituzione pubblica. Il progetto, nato quasi vent'anni fa, anima dal 2021 la città di Siena offrendo a centinaia di cantrici e di cantori, di ogni età e provenienza geografica e culturale, l’opportunità di dare voce, insieme, alla lettura integrale della Divina Commedia. Un'esperienza sorprendente che rende contemporaneo l'inesauribile valore della poesia dantesca e trasforma all'improvviso ogni visitatore in uno spettatore

bottom of page